• PLATINO
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  • Il PLATINO (Pl) è un metallo di colore dal grigio-acciaio al bianco; è lucente, duttile (è il metallo più duttile dopo oro e argento) e malleabile. In natura è generalmente associato ad altri metalli del suo gruppo (RUTENIO, RODIO, PALLADIO, OSMIO e IRIDIO), al FERRO e al RAME e, qualche volta, a piccole quantità di ORO, NICHEL, MANGANESE, PIOMBO, MERCURIO. Cristallizza per lo più in cubi, ma di solito si trova sotto forma di granuli o pagliuzze. Il nome deriva dal termine spagnolo plata (= argento). È legato geneticamente a rocce basiche o ultrabasiche (specialmente a duniti), ma i più importanti giacimenti sono quelli secondari, alluvionali.

    Il PLATINO è considerato uno dei migliori conduttori elettrici, non si ossida all’aria nemmeno ad alta temperatura; non si scioglie nell’acido cloridrico né nell’acido nitrico, ma si scioglie nella loro miscela nota come acqua regia.

    L’opinione comune collega il PLATINO al lusso, al denaro, ai gioielli più preziosi, a carte di credito platinum, tessere fedeltà platinum e in generale a tutto ciò che è particolarmente costoso ed esclusivo. In realtà il PLATINO è tutt’altro che inutile o un simbolo di ricchezza: infatti entra fa parte della vita quotidiana non solo per oreficeria, ma anche attraverso numerose applicazioni.

    I principali settori d’impiego del PLATINO sono nella realizzazione di attrezzi da laboratorio e, per la sua altissima tollerabilità da parte del corpo umano, in lega con l’ORO il PLATINO si usa comunemente in odontoiatria.

    Per le sue proprietà catalitiche è anche utilizzato nell’industria chimica (nella produzione di acido nitrico, di isobutilene, di siliconi, nell’industria petrolifera, nell’industria farmaceutica e nell’industria alimentare (ad esempio per l’idrogenazione degli olii vegetali a margarina); ogni automobile porta da uno ai tre grammi di questo metallo, dato che costituisce il cuore delle marmitte catalitiche, che permettono di rendere ecologicamente più sostenibili i trasporti. Il PLATINO trova anche numerosi altri impieghi: insieme ad esso si formano crogioli, filiere per la filatura di fibre tessili, elettrodi, contatti elettrici (in particolare cavi HDMI), resistenze per forni ecc.; termometri a resistenza di PLATINO e termocoppie a PLATINO e PLATINO-RODIO sono usati come termometri elettrici in campo scientifico e industriale. Il PLATINO fu adoperato in Russia per uso monetario.

    A livello industriale il PLATINO è un sottoprodotto della lavorazione dei minerali di NICHEL. Anche se il tenore di PLATINO si aggira mediamente intorno alle 2 parti per milione, le grandi quantità di minerale lavorato rendono comunque conveniente l’estrazione del metallo.

    Il PLATINO si trova spesso allo stato nativo oppure in lega con l’IRIDIO (platiniridio). I suoi minerali commercialmente più importanti sono la sperrylite (arseniuro di platino) e la cooperite (solfuro di platino, PtS).

    Sperrylite

    Spesso è accompagnato da altri metalli e in superficie si trova principalmente nei depositi alluvionali dei fiumi della Colombia, dell’Ontario (Canada), dei monti Urali (Russia) e in alcuni degli Stati Uniti occidentali. Principale paese produttore è, di gran lunga, il Sudafrica (183 t nel 2007).

    Nazione

    tonnellate

     % del totale

    Sudafrica

    139

    72,4

    Russia

    26

    13,5

    Canada

    10

    5,2

    Zimbabwe

    9,4

    4,9

    Stati Uniti d’America

    3,7

    1,9

    Totale dei 5 paesi

    188,0

    98,0

    Totale mondiale

    192,0

    100,0

    Cooperite

    La produzione mondiale di PLATINO, dopo una flessione negli anni 1980, ha ripreso a salire nel corso degli anni 1990 fino a raggiungere le 230 t annue (2007).

  • Il Platino colloidale LIVING SOURCE è costituito da nanoparticelle di Platino puro  – Metallo nobile, molto raro, Elemento chimico Pt– uniformemente disperse in una sospensione con acqua bidistillata pura che contiene anche una minima percentuale di ioni dello stesso metallo disciolti. La tecnologia moderna procura metalli totalmente puri, relativamente economici e altamente bio-disponibili nella forma colloidale.

  • Linfociti all’attacco di una cellula tumorale.

    In chirurgia è stato usato anche per impianti in metallo nelle fratture ossee e per i pacemaker cardiaci; in lega con l’ORO si usa abitualmente in odontoiatria.
    Alcuni composti del PLATINO, ad esempio il cisplatino, sono ampiamente utilizzati come farmaci chemioterapici antitumorali; il loro uso è diventato frequente dal 1965, quando gli effetti antitumorali del cisplatino furono scoperti da Barnett Rosenberg, un fisico della Michigan State University. Il cisplatino si è rivelato particolarmente efficace nella lotta contro molti tipi di tumori, dal carcinoma del polmone ai tumori ai testicoli e alle ovaie (grazie all’utilizzo di questa molecola, in combinazione con altri antitumorali, la sopravvivenza al cancro testicolare è passata dal 10 all’85%!). Oggi è uno dei tre antitumorali più venduti.

  • Lo sapevi?

    Per quanto riguarda l’uso del PLATINO a scopo preventivo e terapeutico, non esiste alcuna tradizione: si tratta di un metallo sconosciuto agli antichi.

    Il PLATINO è conosciuto invece dalla medicina ufficiale come antitumorale e come rimedio omeopatico e in quanto tale non viene prescritto attraverso le diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma per la sommatoria di tutti i sintomi espressi dal paziente secondo il principio della similitudine. La prescrizione di Platina – Platinum – Platino viene associata a due parti specifiche del corpo: genitali (sia maschili che femminili) e sistema nervoso

    Per cosa è utile?

    Il PLATINO colloidale è considerato un elemento davvero prezioso per il benessere:

    • ottimo antietà, in particolare per la pelle del viso su cui ha azione idratante e rigenerante;
    • protegge cuore, timo e sistema endocrino;
    • sostiene il sistema immunitario;
    • migliora l’assimilazione intestinale del cibo e combatte la stitichezza;
    • regolarizza i disturbi mestruali;
    • calma mal di testa e irritabilità;
    • favorisce il sonno e il sogno lucido;
    • ottimizza le funzioni neurologiche e cerebrali: concentrazione, attenzione, acutezza;
    • equilibra la libido e calma l’eccitabilità;
    • aiuta a superare paure, tristezza, cambi di umore rapidi e ingiustificati.
  • Le concentrazioni di PLATINO nel suolo, nell’acqua e nell’aria sono minime. Negli ultimi anni si è riscontrato un leggero aumento del PLATINO presente nell’ambiente a causa dell’uso del metallo nelle marmitte catalitiche delle automobili, ma non esiste una documentazione relativa all’esposizione dell’uomo e a un rapporto tra PLATINO e tessuti organici.

    Il PLATINO non è tossico. Essendo un elemento particolarmente raro la maggior parte delle esposizioni al PLATINO è di origine professionale. Il PLATINO è scarsamente assorbito dall’intestino, ma può essere assorbito per inalazione. I sintomi da contaminazione per inalazione di polveri o sali di PLATINO possono essere: dermatiti, irritazione delle mucose, dispnea; dai sali di diammina di PLATINO: asma, aumento delle reazioni allergiche croniche, nefrosi (danni ai reni) e immunosoppressione.

  • Non è mai stato calcolato il fabbisogno giornaliero raccomandato per il PLATINO: il metallo normalmente non viene acquisito tramite l’alimentazione, ma all’organismo ne bastano piccolissime quantità.

    Il PLATINO colloidale si utilizza con un dosaggio tra i 15 ed i 30 ml ripartendoli nell’arco della giornata il più possibile. Sono consigliate 8 spruzzate nel cavo orale almeno 3 volte al giorno.  

    Molti hanno riscontrato i maggiori giovamenti impiegandolo la sera, prima di andare a letto.

    Applicazioni topiche: spruzzare l’area interessata fino quasi a bagnarla almeno 3 volte al giorno.

  • Nella forma colloidale è possibile percepirne il sapore che sembra di mandorle, tutt’altro che sgradevole, infatti il PLATINO risulta il più “dolce” e delicato tra tutti i metalli.

PLATINO NATIVO

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