• RAME
  • RAME
  • Calcopirite

    Il RAME (elemento chimico n° atomico 29, simbolo Cu) è un metallo di colore rosato o rossastro, caratterizzato da conducibilità elettrica e termica elevatissime; è molto resistente alla corrosione (grazie alla patina che si forma sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-azzurro) e non è magnetico. È facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile; può essere facilmente riciclato; si combina con altri metalli a formare numerose leghe metalliche (se ne usano almeno 400), le più comuni sono il bronzo con lo stagno e l’ottone con lo zinco. Inoltre il RAME è batteriostatico, cioè combatte la proliferazione dei batteri sulla sua superficie.

    Il rame si trova quasi sempre sotto forma di minerali e molto più raramente allo stato nativo sotto forma di pepite. Le rocce che contengono RAME hanno un tenore che varia tra lo 0,6 e il 2,0% in peso di RAME; i minerali sono a base di Zolfo come la calcopirite (CuFeS2), la bornite (Cu5FeS4), la calcocite, la covellite (CuS); o di Ossigeno come la cuprite (Cu2O), la malachite e l’azzurrite.

    Quasi il 40% della produzione mondiale di RAME è concentrata lungo la Cordigliera delle Ande in Cile, che ha il record delle 5 miniere più produttive al mondo (Escondida, El Teniente, Los Pelamres, Los Bronces, Collahuasi; inoltre El Salvador, Chuquicamata, Andina) e Perù (Toquepala). La Cina raggiunge quasi il 10% (la società Minemetals ha acquistato azioni delle più importanti miniere a livello mondiale), mentre il 12,3% è attribuita al nordamerica, soprattutto lungo le Montagne Rocciose: Canada (Sudbury), USA (Arizona–Copper Canyon; Bingham Canyon nei Monti Oquirrh; Montana, New Mexico, Nevada; i giacimenti della Penisola di Keweenaw in Michigan) e Messico (Grupo Mexico possiede l’85% di Southern Copper, una delle più grandi aziende produttrici di rame al mondo). Poco meno del 4% proviene dalla ex Unione Sovietica (Poteryaevskoe Mine sui Monti Urali in Russia, dove Norilsk Nickel è il principale produttore del Paese; Zhezqazghan e Kazakhmys in Kazakistan). La produzione africana, in calo a partire dagli anni ’60, è ormai inferiore al 10% (Miniera di Lumwana gestita dalla Barrick Gold e la Copperbelt in Zambia; Glencore ha parzialmente sospeso la produzione nelle sue miniere del Katanga nella Repubblica Democratica del Congo, mentre la Tenke Fungurume è diventata per metà cinese della China Molybdenum; Transvaal e regione del Capo nella Repubblica Sudafricana). Altri produttori importanti sono l’Australia 5,1%, l’Indonesia, la Polonia e la Finlandia. US Geological Survey (2015)

    L’Italia non è un paese ricco di RAME, ma le miniere sono presenti su tutto il territorio dello Stato. Solitamente in queste cave medio-piccole il RAME è presente in sottili venature e i minerali estratti non ne contengono molto. Le principali si trovano a Predoi (BZ) e Montecatini Val di Cecina (miniera di Caporciano).

    Foto: la Miniera di Escondida, nel Deserto di Atacama, Perù. Produzione: 1,154 milioni di tonnellate di RAME l’anno.

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  • Il RAME colloidale LIVING SOURCE è costituito da nanoparticelle di RAME puro  – metallo nobile, abbastanza raro – uniformemente disperse in una sospensione con acqua bidistillata pura che contiene anche una minima percentuale di ioni dello stesso metallo disciolti. La tecnologia moderna procura metalli totalmente puri, relativamente economici e altamente bio-disponibili nella forma colloidale.

  • Il RAME è un metallo essenziale per la crescita e lo sviluppo del corpo umano, nonostante sia presente in quantità molto limitate nell’organismo (da 50 a 120 mg), in particolare per il buon funzionamento del metabolismo: dalla normale attività del cervello, del sistema nervoso e cardiovascolare al trasporto del Ferro e alla protezione delle cellule contro l’ossidazione. C’è bisogno del RAME anche per rafforzare le ossa e assicurare il funzionamento del sistema immunitario. Il RAME è inoltre contenuto in alcune proteine, come l’albumina ed il fattore V della coagulazione.

    Sono circa una trentina gli enzimi e i co-enzimi contenenti RAME (gli enzimi sono le proteine che aumentano la velocità di reazione delle reazioni chimiche all’interno delle cellule).

    • È necessario per una buona funzionalità dell’enzima lisil-ossidasi, che forma i legami crociati tra collagene ed elastina per produrre le reticolazioni di ossa, denti, pelle, polmoni e sistema vascolare: rigenera il tessuto connettivo e la pelle, li mantiene sani, previene le rughe e il rilassamento cutaneo, aiuta la cicatrizzazione.
    • L’enzima tirosinasi contribuisce alla conversione della proteina tirosina in melanina, il pigmento che colora e protegge i capelli e la pelle, e in dopamina, l’”ormone del benessere”;
    • L’enzima citocromo-C-ossidasi: regola gli “ormoni dello stress” e attiva l’energia dei mitocontri (i “motori” della cellula) soprattutto nelle cellule di fegato, cuore e cervello.
    • Gli enzimi monoamina-ossidasi e la dopamina-beta-idrossilasi, con modalità diverse, regolano l’umore e la capacità di attivazione attraverso il controllo di diversi neurotrasmettitori.
    • L’enzima diammina-ossidasi presente nel duodeno (parte dell’intestino) inattiva l’istidina rilasciata durante le reazioni allergiche alle istamine contenute negli alimenti, velocizzando il recupero; inibisce inoltre le poliammine coinvolte nella proliferazione cellulare e nelle alterazioni del DNA.
    • Gli enzimi ferrossidasi si trovano nel plasma con la funzione di facilitare il legame del Ferro alla transferrina, la molecola che lo trasporta. Tra questi in particolare, la ceruloplasmina ha funzione antiossidante perché utilizzando gli ioni ferrosi li sottrae al danneggiamento dei tessuti che gli stessi provocano.
    • Altro potente antiossidante è l’enzima rame/zinco superossido-dismutasi, presente nella maggior parte delle cellule del corpo umano (ma si concentra in cervello, tiroide e fegato), che protegge i composti intracellulari dall’attacco dei radicali liberi. Topi modificati geneticamente (privati di questo tipo di enzimi contenenti RAME) sono morti pochi giorni dopo la nascita a causa del forte stress ossidativo, hanno sviluppato numerose patologie, tra cui il carcinoma epatocellulare, un’accelerazione della perdita di massa muscolare legata all’età, un’incidenza precoce della cataratta e una speranza di vita minore.

    Alcuni scienziati stanno studiando se l’integrazione di rame possa prevenire e trattare tutta una serie di malattie, tra le quali l’Alzheimer, la degenerazione maculare della retina legata all’età, l’artrite, le malattie cardiovascolari e l’arteriosclerosi. Gli studi riguardano anche la stimolazione della funzione immunitaria, il ringiovanimento della pelle e l’osteoporosi.

    In questi casi, prima di raccomandarne o sconsigliarne l’uso, si ritiene che sia necessario attendere i risultati della ricerca scientifica.

    Bibliografia
    C.L. Keen, H.J.McArdle, E.M.Ward: “A rewiew: The impact of copper on Human health”
    Spinazzi M, De Lazzari F, Tavolato B, Angelini C, Manara R, Armani M. Myelo-optico-neuropathy in copper deficiency occurring after partial gastrectomy. Do small bowel bacterial overgrowth syndrome and occult zinc ingestion tip the balance? J Neurol. 2007;254:1012-7.
    Elchuri, et al., CuZnSOD deficiency leads to persistent and widespread oxidative damage and hepatocarcinogenesis later in life., in Oncogene, vol. 24, 2005, pp. 367-380.
    L. Muller, et al., Absence of CuZn superoxide dismutase leads to elevated oxidative stress and acceleration of age-dependent skeletal muscle atrophy., in Free Radic. Biol. Med, vol. 40, 2006, pp. 1993-2004.

  • Ecco riassunte le principali funzioni per le quali è indispensabile questo metallo e gli usi più noti:

    • antiossidante: neutralizza i radicali liberi;
    • batteriostatico e antisettico;
    • rigenera collagene ed elastina;
    • mantiene sani e ripara: pelle, ossa, cuore, tessuto connettivo, cartilagini, previene le rughe e il rilassamento cutaneo, aiuta la cicatrizzazione;
    • stimola la melanina, il pigmento che colora e protegge i capelli e la pelle;
    • favorisce l’assimilazione del Ferro da parte dell’intestino;
    • allevia i dolori mestruali e i sintomi della menopausa, sostiene lo sviluppo degli organi sessuali femminili;
    • controlla i livelli di colesterolo (diminuisce il colesterolo LDL “cattivo” e aumenta il colesterolo HDL “buono”), quindi previene malattie cardiovascolari e arteriosclerosi;
    • aiuta la mielinizzazione, il processo di costruzione di uno strato di protezione intorno ai nervi;
    • attenua i problemi neuroartritici: infiammazioni e dolori articolari o reumatici, artrosi, artrite reumatoide, crampi muscolari;
    • migliora l’impiego degli zuccheri nel corpo e la pressione sanguigna;
    • velocizza la ripresa dopo reazioni allergiche;
    • necessario durante la gravidanza per lo sviluppo del feto.
    • ha azione antisettica e disintossicante contro gli stati infettivi e virali, anche causati da parassiti;
    • contribuisce a sostenere il sistema nervoso, in quanto aiuta la mielinizzazione, il processo di costruzione di uno strato di protezione intorno ai nervi.
    • aumenta le difese immunitarie, in particolare la funzionalità di alcuni tipi di globuli bianchi.

    Bibliografia
    C.L. Keen, H.J.McArdle, E.M.Ward: “A rewiew: The impact of copper on Human health”
    Spinazzi M, De Lazzari F, Tavolato B, Angelini C, Manara R, Armani M. Myelo-optico-neuropathy in copper deficiency occurring after partial gastrectomy. Do small bowel bacterial overgrowth syndrome and occult zinc ingestion tip the balance? J Neurol. 2007;254:1012-7.
    Elchuri, et al., CuZnSOD deficiency leads to persistent and widespread oxidative damage and hepatocarcinogenesis later in life., in Oncogene, vol. 24, 2005, pp. 367-380.
    L. Muller, et al., Absence of CuZn superoxide dismutase leads to elevated oxidative stress and acceleration of age-dependent skeletal muscle atrophy., in Free Radic. Biol. Med, vol. 40, 2006, pp. 1993-2004.

  • Il RAME, in combinazione con altri elementi, aumenta notevolmente la sua efficacia:

    • L’associazione Oro-Argento-Rame colloidale è energizzante contro stanchezza fisica e mentale, depressione, insonnia, indifferenza sessuale e deficit immunitario.
    • Assieme a Manganese e Magnesio contribuisce all’ossidazione della vitamina C, collaborando con essa alla formazione dell’elastina.
    • Insieme alla vitamina C favorisce l’assimilazione del Ferro da parte dell’intestino e catalizza la formazione dell’emoglobina, quindi aiuta in caso di anemia.
    • La combinazione del RAME con integratori di Ferro e Magnesio è invece particolarmente adatta per i regimi ipocalorici perché aiuta a seguire la dieta evitando stanchezza, crampi, irritabilità e sonnolenza.
    • Attiva il metabolismo ed è utile in caso di astenia: risposta lenta agli stimoli, tendenza ai processi infettivi recidivanti a livello respiratorio, gastroenterico e urinario e scarsa resistenza allo sforzo fisico e mentale. L’associazione con un integratore di Manganese migliora i risultati.
    • Utile in caso di distonia neurovegetativa: disturbi circolatori e gastrointestinali, ipertensione, sintomi della menopausa, insonnia, ansia. In associazione con integratori di Manganese e Cobalto ha maggiore efficacia.
    • Combinazioni con vitamina B6, Zinco, vitamina C migliorano la ripresa dalle reazioni allergiche causate da alimenti. Evitare però alcool e alcuni farmaci.
  • Utile in caso di squilibri degli organi sessuali, esaurimento fisico e mentale dovuto a stress o a carenza di sonno; stimola l’attività onirica e il mondo dell’immaginario inconscio, sviluppa la fantasia.

    Favorisce il senso dell’estetica e la crescita culturale dell’individuo. Steiner notò inoltre che il rame favorisce l’autoaccettazione e l’equilibrio delle emozioni facilitandone la libera espressione.

  • Carenza di RAME – Sintomi

    L’assunzione del RAME avviene normalmente tramite l’alimentazione, ma inquinanti presenti nell’ambiente, tra cui Cadmio e Piombo, sono suoi antagonisti e ne riducono, quindi, l’assorbimento e l’efficacia. La disponibilità di RAME nel corpo può essere ostacolata da un eccesso di Vitamina C, Ferro o Zinco, (quindi chi assume integratori di questi metalli dovrà contemporaneamente assumere una integrazione di RAME), così come grandi quantità di zuccheri semplici (fruttosio, saccarosio); alcuni cibi contengono fibre non digeribili che si legano al RAME (l’acido fitico, in particolare, forma sali insolubili -fitati e fitina) che vengono direttamente eliminati con le feci. Ne vengono prescritte integrazioni in caso di malattie che ne riducono la digestione (diarrea o altre infezioni, alcolismo), diete, medicine che ne bloccano l’uso, osteoporosi.

    La carenza di RAME può interessare gli individui con la sindrome di Menkes, bambini con basso peso alla nascita, neonati nutriti con latte di mucca invece che con latte materno, donne incinte e in allattamento, pazienti riceventi una nutrizione parenterale totale (cioè con nutrienti somministrati per via venosa), diabetici, individui con disordini alimentari e alcolisti. Gli anziani e gli atleti possono essere a rischio per via di speciali bisogni che aumentano il fabbisogno giornaliero richiesto. I vegetariani possono avere un’assunzione di rame diminuita dovuta al consumo di cibi vegetali con una bassa biodisponibilità di RAME. Feti e neonati da madri soggette a grave carenza di RAME hanno un maggiore rischio di basso peso alla nascita, debolezza muscolare e problemi neurologici. Carenze di RAME per queste categorie di persone possono manifestarsi causando problemi di:

    • anemia da carenza di Ferro poiché il RAME è necessario per il suo assorbimento e la corretta utilizzazione (soprattutto in chi ne ha una cattiva assimilazione, come nella sindrome dell’intestino corto, la celiachia o la sprue, o il morbo di Menkes);
    • leucopenia (diminuzione dei globuli bianchi) e piastrinopenia (carenza di piastrine);
    • degenerazione del sistema nervoso e diemielinizzazione dei nervi, con gravi alterazioni del midollo spinale e dei nervi periferici;
    • ingrossamento cardiaco, lesioni cardiovascolari, aneurismi alle arterie ventricolari e coronariche;
    • disturbi nella formazione delle ossa, problemi di crescita, predisposizione a fratture, anomalie scheletriche e osteoporosi;
    • nella pigmentazione di pelle e capelli. Anche chi soffre di fibrosi cistica o chi viene nutrito per via parenterale o per via endovenosa ha necessità di una integrazione di RAME;
    • la carenza è associata a una deficitaria integrità del collagene e si manifesta con rottura dei vasi sanguigni e fragilità delle grosse arterie, osteoporosi e anomalie a carico di ossa e articolazioni, invecchiamento precoce della pelle, difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite.
    • facile affaticamento, stanchezza cronica, scarso appetito, poca energia;
    • fragilità dei capelli, abbondante perdita e lenta ricrescita di quelli caduti;
    • Altri sintomi di deficit sono alterazioni cerebrali, aumento della perossidazione dei lipidi, livelli elevati di colesterolo LDL e ridotti di colesterolo HDL, indebolimento della funzione immunitaria;
    • infezioni frequenti (influenza, raffreddore, polmonite).

    Eccesso di RAME – Sintomi

    L’eccesso di nell’organismo (in dosi generalmente non conosciute, ma riportate tra i 20-70 grammi di RAME) può essere causato dall’uso di condutture idriche in RAME (costruite negli anni ’40 e ’50 del ‘900) con singole o ripetute ingestioni di acqua potabile con elevatissime concentrazioni (sopra i 3–6 mg/L) i sintomi quali nausea e vomito scompaiono quando il RAME viene ridotto, sebbene non sia chiaro se i sintomi siano piuttosto dovuti al sapore metallico, amaro e salato dell’acqua.

    Non esistono malattie professionali legate alla produzione e all’uso del metallo; può provocare intossicazioni e danneggiare la flora intestinale, irritare le mucose di esofago, faringe e stomaco e quindi provocare febbre, nausea, vomito e diarrea.  La Malattia di Wilson è una malattia genetica rara che causa l’accumulo di RAME in fegato, occhi, reni e cervello. Eventuali eccessi sono eliminati soprattutto per via biliare ed in minima parte escreti con le urine.

    Delle rigature longitudinali in rilievo sulle unghie o il contorno dell’iride che da marrone-nero diventi verdastro possono rivelare un’intossicazione. Non sono noti casi di eventuali intossicazioni provocati dall’abuso di RAME colloidale.

    Delle rigature longitudinali in rilievo sulle unghie o il contorno dell’iride che da marrone-nero diventi verdastro possono rivelare un’intossicazione. Non sono noti casi di eventuali intossicazioni provocati dall’abuso di RAME colloidale.

  • L’essenzialità del rame è stata scoperta nel 1928: fu dimostrato che dei ratti, se venivano alimentati con un latte povero di RAME, non erano in grado di produrre abbastanza globuli rossi; questa loro anemia fu curata con l’aggiunta di polveri contenenti RAME di fonte vegetale o animale.

    Il fabbisogno quotidiano di RAME varia tra 1,2 e 1,5mg. In particolare la National Academy of Science ha stabilito per gli USA un fabbisogno giornaliero raccomandato (RDA, Recommended Dietary Allowance) di RAME:

    • 0,9 mg per gli adulti;
    • 1,0 mg per le donne in gravidanza;*
    • 1,3 mg per le donne in allattamento.**

    * Il feto dipende completamente dalla madre per il suo fabbisogno di RAME che accumula alla velocità di 0,05 mg/giorno (soprattutto nell’ultimo trimestre) e alla nascita ha mediamente 15mg di RAME, più della metà immagazzinato nel fegato e buona parte nel cervello. Queste riserve sono preziose nella primissima infanzia, quando l’assunzione di RAME diventa più scarsa.

    ** Nel latte materno la concentrazione media di RAME è di 0,32mg/litro; nel latte artificiale ha concentrazioni più elevate, ma è meno biodisponibile, cioè nel latte materno viene assorbito meglio dal bambino. Il latte artificiale per neonati prematuri arriva a contenere fino a 1-2mg/litro di RAME per poterne recuperare quanto non hanno avuto il tempo di accumulare durante la gestazione.

    Il RAME colloidale si utilizza con un dosaggio tra i 10 ed i 30 ml ripartendoli nell’arco della giornata il più possibile. Sono consigliate 6 spruzzate nel cavo orale almeno 3 volte al giorno.    
    Applicazioni topiche: spruzzare l’area interessata fino a bagnarla almeno 3 volte al giorno.

  • Il RAME colloidale di fatto è quasi insapore: è possibile percepirne il sapore leggermente metallico, tutt’altro che sgradevole, che assomiglia a quello dell’ORO.

RAME NATIVO

Il rame si trova quasi sempre sotto forma di minerali e molto più raramente allo stato nativo sotto forma di pepite o di strutture ramificate (dendriti) formate da cristalli. Le rocce che contengono RAME hanno un tenore che varia tra lo 0,6 e il 2,0% in peso di RAME; i minerali sono a base di Zolfo come la calcopirite (CuFeS2), la bornite (Cu5FeS4), la calcocite, la covellite (CuS); o di Ossigeno come la cuprite (Cu2O), la malachite e l’azzurrite.

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