Quanto RAME c’è nella tua alimentazione?
Una dieta bilanciata e variata è indispensabile per evitare la carenza di RAME, ma spesso non basta
Un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita attivo sono il segreto per una vita sana, ma ci sono condizioni particolari, più comuni di quanto si può pensare, che possono portare a una carenza nell’assunzione di oligoelementi necessari al regolare funzionamento dell’organismo.
Quali alimenti sono più ricchi di RAME?
- molluschi (ostriche 4,5mg/100 e frutti di mare);
- crostacei (granchi, gamberi, aragoste);
- fegato, rene, frattaglie, rognoni (agnello, anatra, maiale, manzo 14,4mg/100);
- salmone;
- cereali integrali (germe di grano, crusca, avena, orzo perlato);
- verdure a foglia verde e cavolfiore, patate bollite;
- alga spirulina 6,1mg/100
- avocado, limoni, uvetta, noci di cocco, papaia, mele;
- legumi secchi (soia, lenticchie, fave, piselli, fagioli);
- frutta secca (noci 2,2mg/100, mandorle, nocciole, semi di girasole e di zucca 1,8mg/100);
- margarina, olio di mais;
- lievito, funghi secchi 5,1mg/100;
- cacao 3,8mg/100 e melassa.
Tè, riso e pollo sono relativamente poveri in RAME, ma possono fornirne una dose sufficiente se consumati in grande quantità.
Un’altra fonte di RAME è l’acqua, che può fornire il 20-25% del fabbisogno: si trova naturalmente nella crosta terrestre e quindi esiste nelle acque sotterranee e di superficie, anche se la sua concentrazione varia a seconda della zona geografica.
Non tutte le forme di RAME sono solubili nei succhi gastrici, quindi non possono essere assorbite nello stomaco o nell’intestino tenue. Il RAME colloidale, invece, grazie alla dimensione nanometrica delle sue particelle, rappresenta la forma più biodisponibile: viene facilmente assorbito sia per via orale che attraverso la pelle.
L’assunzione del RAME avviene normalmente tramite l’alimentazione, ma inquinanti presenti nell’ambiente, tra cui Cadmio e Piombo, sono suoi antagonisti e ne riducono, quindi, l’assorbimento e l’efficacia. La disponibilità di RAME nel corpo può essere ostacolata da un eccesso di Vitamina C, Ferro o Zinco (quindi chi assume integratori di questi elementi dovrà contemporaneamente assumere una integrazione di RAME) e lo stesso succede con un consumo eccessivo di zuccheri semplici (fruttosio, saccarosio); alcuni cibi contengono fibre non digeribili che si legano al RAME (l’acido fitico, in particolare, forma sali insolubili -fitati e fitina) che vengono direttamente eliminati con le feci. Ne vengono prescritte integrazioni in caso di malattie che ne riducono la digestione (diarrea o altre infezioni, alcolismo), diete, medicine che ne bloccano l’uso, osteoporosi.