L’ORO della salute di Santa Hildegard
Hildegard di Bingen ha rivoluzionato la visione del mondo medievale e ha precorso la scienza moderna attingendo a conoscenze antichissime riservate a lungo per pochi
È stata una religiosa e naturalista benedettina ed è venerata come Santa dalla Chiesa Cattolica; Papa Giovanni Paolo II, in una lettera per l’ottocentesimo anniversario della sua morte, salutò in Ildegarda come la «profetessa della Germania», la donna “…che non esitò a uscire dal convento per incontrare, intrepida interlocutrice, vescovi, autorità civili e lo stesso imperatore (Federico Barbarossa)” dal Martirologio Romano. Nel 2012 è stata dichiarata Dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI; oltre che consigliera politica e predicatrice fu medico e naturalista; scrittrice, drammaturga, poetessa e creatrice di una nuova lingua; musicista e compositrice, filosofa, cosmologa e profetessa. Gettò le basi per la medicina psicosomatica definendo la guarigione:
un processo globale che avviene su più livelli e affermando che ciò che può farci guarire è già presente nel nostro corpo, mentre le energie curative sono presenti nella Natura.
Hildegard rappresenta una figura straordinaria all’interno del mondo ecclesiastico medievale: non conosceva il latino, ma fu in grado di redigere e dettare trattati di medicina in cui vengono riuniti temi di teologia, cosmologia, etica e scienze naturali; ha precorso la scienza olistica moderna ritenendo la malattia come perdita dell’armonia con l’ambiente esterno e la guarigione un processo globale che avviene su più livelli e che ciò che può farci guarire e già presente nel nostro corpo, mentre le energie curative sono presenti nella Natura.
La natura che ci circonda serve all’uomo per recuperare l’equilibrio fisico, mentale e spirituale.
La sua opera è stata ignorata, o riservata ai soli iniziati, per ottocento anni: solo dopo il ritrovamento di una copia di un suo trattato nella biblioteca imperiale di Copenhagen si è risvegliato l’interesse per quella che è considerata la prima medicina psicosomatica cristiana.
Le monache di Hildegard indossavano gioielli d’oro e pietre preziose per migliorare la salute e rallegrare la mente.
Nacque da nobili genitori (Ildeberto e Matilda von Vendersheim) a Bermersheim vor der Höhe, nell’Assia-Renana, nell’estate del 1098 e morì a Bingen sul Reno il 17 Settembre 1179. All’età di otto anni, a causa della cagionevole salute che l’accompagnò per tutta la vita, era stata messa nel convento di clausura di Disibodenberg. Fondò il monastero di Rupertsberg (1150), quindi un altro monastero sul lato opposto del Reno ad Eibingen (1165), tuttora esistente. Si racconta che facesse vestire sfarzosamente le consorelle per salutare con canti le festività domenicali, ma in realtà le adornava con gioielli d’oro e pietre preziose soprattutto allo scopo di migliorare la loro salute e perché l’oro “rende lieta la mente dell’uomo poiché contiene un po’ d’aria, d’umore dell’acqua e di terra e l’uomo è composto dei medesimi elementi”.
Hildegard divulgò antichissime conoscenze, usò il cibo come farmaco e comprese anche l’oro negli ingredienti.
Hildegard dedicò molte pagine a consigli sull’utilizzo dell’oro, dei metalli nobili e delle pietre preziose a scopo terapeutico, gettando le basi della cristalloterapia e usando il cibo come farmaco: rimedi non solo per mezzo di tisane o infusi e pomate, ma in minestre, vino, biscotti oppure polveri e pappine da spalmare sul pane.
Sul blog sono state riportate alcune rare e interessanti RICETTE CURATIVE di Santa Hildegard:
CURA DELL’ORO CON PUREA E BISCOTTI ALL’ORO
VINO ALL’ORO
OPERE DI SANTA HILDEGARD
Hildegard diede un notevole contributo alle scienze naturali scrivendo il trattato enciclopedico Liber subtilitatum diversarum naturarum creaturarum (Libro che indaga gli aspetti sottili delle nature diverse delle creature, 1158-1170), che raccoglieva tutto il sapere medico e botanico del suo tempo e che nella tradizione manoscritta fu poi smembrato in due parti: Physica (Fisica, dove affronta e cataloga qualità ed usi terapeutici e farmacologici di piante, animali, pietre preziose e metalli) e Causae et curae (Le cause e le cure).
Hildegard ha tradotto in ambito cristiano antiche e immense conoscenze risalenti al paganesimo. Ha lasciato una “trilogia profetica” ispirata da visioni – il Liber Sci vias (Conosci le vie del Signore, degli anni 1141-51), il Liber Vitae Meritorum (Libro dei meriti della vita, iniziato nel 1158) e il Liber Divinorum Operum (Libro delle opere divine, terminato nel 1174) – oltre a una notevole quantità di lavori musicali, raccolti sotto il titolo di Symphonia harmoniae celestium revelationum (databile al 1151-1158), diviso in due parti: i Carmina (Canti) e l’Ordo Virtutum (La schiera delle virtù, del 1152, la prima sacra rappresentazione musicata del Medioevo). Ebbero anche grande fama le sue Epistolae (Lettere) nelle quali Ildegarda risponde soprattutto a richieste di consigli di ordine spirituale, in particolare col monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle, ma sfidò con parole durissime l’imperatore Federico Barbarossa, fino ad allora suo protettore, quando questo oppose due antipapi ad Alessandro III.
BIBLIOGRAFIA
Peter Dronke: Donne e letteratura nel Medioevo, Il Saggiatore, Milano 1986.
Wighard Strehlow: La medicina di Santa Ildegarda, Edizioni Mediterranee 1997 ed 2002. (il Dr. Wighard Strehlow è fondatore e direttore della Clinica di S. Ildegarda ad Allensbach sul Lago di Costanza).
Santa Ildegarda: Libro delle Creature – Differenze sottili delle nature diverse, Carocci Edizioni, a cura di Antonella Campanini (ricercatore di Storia Medioevale presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo -CN).
Santa Ildegarda: Disintossicazione, consigli per l’autoterapia, Edizioni Benessere Psicofisico 1997.
Che cos’è la medicina di Santa Ildegarda, Helmut Posch Editore 1983.
Le cure miracolose di Suor Ildegarda, Edizioni Piemme 1994